Il giro del Lago di Tovel
Il Lago di Tovel è un lago alpino che si trova a ben 1178 metri di altitudine, in Val di Non, nel cuore del Parco dell’Adamello Brenta.
Il giro del Lago di Tovel è la passeggiata che lo abbraccia, seguendo un sentiero lungo 3 km.
Fare il giro del Lago significa regalarsi un passeggiata alla scoperta di scenari di incantevole bellezza.
Una passeggiata per chi ama il silenzio e la dolce melodia del fruscio delle foglie.
Per chi ama i colori e i profumi del sottobosco, i pendii erbosi e le montagne rocciose che circondano e proteggono questo specchio d’acqua di 370 mila metri quadri.
Qui, la frenesia cede il passo alla lentezza, il respiro diventa lento per entrare in connessione con il paesaggio che cambia lungo tutto il percorso.
Il giro del Lago di Tovel
Giungendo da Tuenno e attraversando la Val di Tovel, si arriva al parcheggio, da qui si prende il sentiero, che ti conduce dopo pochi metri al lago.
Qui la magia ha inizio.
Lo spettacolo che il lago, con i suoi colori offre va ben oltre ogni aspettativa.
Nelle sue acque turchesi, come in uno specchio si riflettono le cime delle montagne innevate, le nuvole e gli abeti.
Il confine tra reale e irreale, tra cielo e acqua, tra acqua e bosco è davvero labile.
Quella che doveva essere una semplice escursione si trasforma in poesia, diventa un’esperienza intima, dove vuoi fermare il tempo e immortalare ogni attimo nell’animo.
Cominciando a costeggiare le sue sponde, capisci che il lago ti sta per regalare una tavolozza infinita di emozioni.
Il nostro giro del Lago di Tovel è cominciato in senso orario.
Lasciandoci il lago sulla destra ci siamo inoltrati lungo il sentiero che passa tra grandi alberi, qualcuno di questi riposa adagiato proprio sull’acqua.
Il sentiero si destreggia tra salite e discese, a tratti diventa stretto con scalini scavati sulla roccia, a tratti è percorribile su suggestivi ponticelli e scalette di legno.
Lungo questo tratto si può ammirare a destra l’altro lato della sponda, quello di partenza, mentre a sinistra si scorge la bianca spiaggetta del lago.
Si giunge alla spiaggetta dopo aver percorso nel bosco, il sentiero in discesa.
Qui la vista val bene una sosta, soprattutto se prima si è deviato per andare a visitare la Cascata Rislà.
Dopo la breve pausa, la passeggiata continua lungo il sentiero dove si incontra la Sorgente del Roccione, una delle sorgenti che alimentano il lago, fino ad arrivare alla Baia Rossa.
Da questo tratto il sentiero diventa pianeggiante, attraversa la pineta e ti conduce alla parte del lago dove le acque sono meno profonde.
Questo è il punto ideale per fermarsi a contemplare il lago sdraiati sull’erba o seduti alla panchina prima di concludere la passeggiata e di sognare di attraversare il lago su una delle barchette ormeggiate a riva.
La leggenda del Lago rosso di Tovel
La Baia Rossa è detta così perchè fino al 1964, era il punto in cui in estate il lago si colorava di rosso.
La leggenda narra che il lago si colorava di rosso per ricordare l’uccisione della Regina Tresenga e dei suoi sudditi.
Tresenga, regina del regno di Ragoli, alla morte del padre decise di non sposarsi mai per evitare la dispersione delle ricchezze del regno.
Tra i pretendenti Lavinio, re di Tuenno, dopo l’ennesino rifiuto, radunò un esercito e marciò su Ragoli.
Nè la regina nè il suo popolo si sottomisero all’arroganza del re Lavinio nonostante fossero inferiori di numero rispetto all’esercito del re.
I due eserciti si scontrarono in battaglia sulle rive del lago, dove Lavinio gomfio d’ira trafisse a morte la povera Tresenga.
La leggenda racconta inoltre che nelle notti di luna piena il fantasma della Regina Tresenga appaia ancora sulle rive del lago.
In realtà il fenomeno del lago rosso è stato fin dall’800 sottoposto a numerosi studi che attestano che la particoalre colorazione si deve a 3 tipi di alga presenti nel lago.
Studi che procedono ancora per capire invece il fenomeno inverso, ovvero perchè negli ultimi 40 anni il lago non si sia più tinto di rosso.