Maison Lizia
Antipasti,  Ricette

Madeleine o ratatouille?

Sapori, profumi, atmosfere, ricordi che fanno parte di noi e che rivivono grazie alla forza evocativa del cibo.

Ricette che nascono e vengono gustate in una sorta di viaggio emozionale, succede a Marcel Proust quando un pomeriggio d’inverno torna a casa infreddolito e la mamma lo consola con una tazza di tè e una “madeleine” il sapore non è nuovo… Proust scava all’interno della sua memoria e trova il dolce ricordo che lo riconduce a una domenica mattina… A chi non è successo?

Succede anche nel film che Francesca ci consiglia oggi…
Io invece, indecisa se preparare “il cibo del ricordo” di Proust o la ratotouille del film ho deciso di sposare entrambe

“Gradirei della prospettiva fresca, chiara e ben condita. Mi consiglierebbe un vino da poterci abbinare?””Ehm…”
“Allora facciamo così: voi provvedete al cibo, io provvederò alla prospettiva.”

Anton Ego, noto critico culinario della Parigi del ventunesimo secolo, spietato e potente sa come costruire una critica mirata alla distruzione o all’esaltazione di uno chef e del suo ristorante.
Ha una capacità intellettiva elevata e sa bene come la prospettiva sia importante e decisiva nel procedere di un pensiero valutativo, il suo.
Ora si trova in un ristorante, non uno qualunque, bensì in quello del famoso e acclamato chef Auguste Gusteau per il quale non nutre particolare interesse.
Il suo potere e il suo gusto spregiudicato per la diffamazione era infatti stato motivo di depressione per il noto cuoco, causandone la morte e dando avvio ad una profonda crisi all’interno del regno della sua cucina.
In modo particolare il suo famoso motto “chiunque può cucinare” era diventato l’elemento più contestato e ridicolizzato, determinando non solo la perdita di una stella Michelin ma anche la perdita di fiducia nei clienti e nei fan più affezionati di tutto il mondo rispetto le loro capacità culinarie .
E’ scettico, cinico, Anton Ego con la sua voglia di detestare e il suo fiuto per i fallimenti, anche questa volta ha intenzione di offendere e ferire l’anima di chi nel proprio lavoro ci mette passione e talento.
Ma questa volta è diverso.
Questa volta dovrà ricredersi perchè gli verrà servito esattamente ciò che aveva ordinato: la prospettiva.
Su un piatto bianco ed elegante essa prenderà colori e gusto di un cibo tradizionale francese tanto povero quanto prezioso: la ratatouille.
Immediatamente evocherà nel critico una sensazione profonda, un déjàvu lontano ma personale che lo costringerà a rivalutare il proprio (pre)giudizio, ad assaporare con palato e mente, abbandonando per un momento penna e taccuino.
Il film si prende gioco del “chiunque può cucinare” e del titolo stesso affidando l’impegnativo.
Compito del protagonista ad un… ratto!
Remi, un topolino dotato di una straordinaria sensibilità artistica e creativa in ambito culinario ma che non possiede i mezzi per esplicarla e renderla nota al grande pubblico.
Avrà dunque bisogno dell’aiuto di un umano, in particolar modo di una faccia e di un nome, per dare avvio ad una rivoluzione gastronomica che non parte dall’eleganza e dal gusto per il sopraffino ma dalla semplicità e dal ricordo.
La prospettiva, come già detto, è un elemento fondamentale del film che si sofferma ad analizzare i vari punti di vista, le scelte dei personaggi e le conseguenze che da esse derivano e che s’incontrano per formare una trama ad intreccio dal sapore romantico e vivace.
In maniera intelligente la Pixar riesce a catturare lo spettatore fornendo vari livelli di lettura attraverso una comicità ben costruita e dal carattere sbarazzino.

TITOLO DELLA RICETTA: Madeleine con verdure
1 zucchina, 100 g di piselli, 1 carota, 1 costa di sedano, 350 g di farina  magica, 250 g di burro, 5 uova, sale e pepe

PROCEDIMENTO

Tagliare a dadini le verdure e procedere alla loro Sbianchiatura per qualche minuto, far raffreddare.
Sciogliere il burro, in una ciotola mettere la farina, sale e pepe, unire le uova e cominciare a impastare, unire il burro freddo e quando l’impasto sarà omogeneo, unire la dadolata di verdure. Predisporre l’impasto nell’apposito stampo da madeleine e infornare per 15 min a 180°C.

Il CONSIGLIO DI LIZIA:

Da questa dose di impasto vengono circa 35 madeleine… ma  fate attenzione, creano dipendenza!

CITAZIONE DEL FILM:

“Siamo artisti, pirati, più che semplici cuochi”

LIBRO CONSIGLIATO: I sapori nella soffitta della memoria di Patrizia Laquale

Scusate se mi cito, ma ho trovato l’accostamento molto appropriato. Il libro nasce in collaborazione con L’Ute e raccoglie le lezioni dell’anno accademico 2013/14, dove ogni corsista ha elaborato una ricetta legata a un ricordo particolare.

 

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