Nobile di Montepulciano
Montepulciano, di ogni vino è re
La storia di Montepulciano, di origini etrusche, è da sempre legata alla fama delle sue vigne e del suo vino nobile: come testimonia una kylix (tazza da vino) rinvenuta nel 1868, insieme a numerosi oggetti in bronzo in una tomba etrusca. (Oggi, molte di queste tombe etrusche sono visitabili all’interno delle numerose cantine).
Inoltre da ben 50 anni (1965) il Consorzio del Vino Nobile promuove e tutela l’immagine del Vino Nobile in Italia e nel mondo.
LE CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE DEL NOBILE DI MONTEPULCIANO
ll Nobile di Montepulciano esprime al meglio il suo territorio e suoi vitigni.
Alla vista si presenta con un bel colore rosso rubino di media intensità, caratteristica tipica del Prugnolo gentile.
Con l’invecchiamento, tende ad assumere i riflessi del rosso granato preannunciando un vino più strutturato e più morbido.
Al naso ti conquista con un profumo intenso ed etereo: viola passita, marasca, pepe nero, confettura di frutti di bosco, cuoio.
Sono solo alcuni dei profumi che si ritrovano nel calice.
Al gusto risulta equilibrato, intenso, asciutto e persistente con un finale speziato e fruttato.
PENSANDO AL NOBILE DI MONTEPULCIANO
Ci cattura con i suoi profumi di note fruttate: prugna, amarena, lampone, mora.
Ci inebria con i suoi profumi floreali di rosa e violetta.
Ci seduce con le sue note di liquirizia, cannella, noce moscata, pepe rosa e pepe nero.
Ci accarezza il palato con le sue note di vaniglia.
Ci stupisce con la sua freschezza di apertura e con l’ astringenza dei tannini che si contrappongono alla morbidezza conferita dall’affinamento e dal calore alcolico.
Un vino dal lungo affinamento, con grande complessità e struttura.
ABBINAMENTI
Perfetto l’abbinamento con gli arrosti e con le carni sia bianche che rosse. Pefetto con la cacciagione, con il pollame. Ma anche con i formaggi stagionati come pecorino o Parmigiano Reggiano.
Io, lo adoro anche in abbinamento a un piatto tipico di Pici.
Si consiglia di servirlo a temperatura ambiente (18 e 20°C. ) e di stappare la bottiglia un paio d’ore prima del consumo, in modo tale da permettere al vino di ossigenarsi e di sprigionare al meglio i suoi profumi.