Blog tour alla scoperta di Cortona
E’ un’atmosfera fuori dal tempo quella che si respira a Cortona, borgo etrusco che domina la splendida Val di chiana.
Tipicamente medioevale con i suoi vicoli che si rincorrono, con le case arroccate e con i suoi scorci pittoreschi: uno scrigno perfetto per i capolavori dell’arte che custodisce con uno spirito campanellistico.
C’è una cosa da sapere prima di arrivare a Cortona: potrebbe rapirvi il cuore, a cominciare dai suoi panorami mozzafiato, ma è un rischio che vale la pena correre.
E’ cominciata proprio davanti a uno splendido tramonto la nostra visita per la città, immersi in una fitta nebbiolina che celava la Val di Chiana e che giocava a nascondino con il Lago Trasimeno, per godere di questa vista bisogna essere sulla terrazza “fuori le mure”, quella che qualcuno definisce la passeggiata degli innamorati.
Appena varchi le antiche mura, vanto della civiltà etrusca, ti trovi immerso nei suoi splendidi vicoli e tra sali e scendi e palazzine medievali giungi in Piazza della Repubblica, cuore pulsante della vita cittadina. Una piazza intima e familiare dove si affaccia il Palazzo Comunale con la sua tipica torre dell’orologio, il Palazzo del Capitano del Popolo e le Logge delle Pescherie.
Un’altra piazza caratterizza la città ed è Piazza Signorelli, qui si affaccia Palazzo Casali, sede del Museo dell’Accademia Etrusca che custodisce reperti storici che hanno caratterizzato la storia stessa di Cortona, compresa la famosa Tabula Cortonensis, una tavola di bronzo risalente al II sec. a.C. composta da ben 40 righe scritte in alfabeto etrusco.
Sempre in questa piazza ha sede lo storico Teatro Signorelli, reso famoso dal film “La vita è bella” di Benigni.
Progettato da Carlo Gatteschi nel 1854 in perfetto stile neoclassico, la sua loggia ha sette arcate ed internamente due file di otto pilastri con copertura a volte lunettate.
Una città piccola che vanta molte chiese, da non perdere la visita alla Chiesa di San Francesco, che oltre a essere caratterizzata dal bellissimo quadro dell’Annunciazione di Pietro da Cortona, custodisce un saio del santo e il cuscino dove San Francesco esalò il suo ultimo respiro. Da visitare anche il Duomo e il Museo Diocesano.
Cortona rapisce sia per la sua bellezza che per la sua semplicità, ma anche per il suo buon vino.
Terra d’eccellenza del Sirah, vitigno internazionale che in questa zona si esprime al meglio diventando il protagonista della Cortona Doc .
Il Consorzio Vini Cortona nasce nel 2000 grazie a un gruppo di produttori che hanno deciso di raccontare il loro territorio attraverso il vino e sopratutto attraverso il Sirah.
La leggenda racconta che alcune barbatelle di questo vitigno furono lasciate in eredità dai soldati francesi durante l’occupazione napoleonica.
Grazie alla particolarità del terreno di tipo arenario con presenza di argille e marme, grazie al microclima e all’armonia fra vento e sole il vitigno Sirah si è adattato al suolo, alla terra, traendone grandi benefici, donando vini con un carattere ben riconoscibile e con una propria personalità, diventando identità del suolo su cui viene ospitato.
Il consorzio grazie anche al suo Presidente Marco Giannoni si fa garante di questa alta qualità e si fa portavoce nel mondo con iniziative atte a far conoscere Cortona e i suoi vini .
“Il vino si fa in vigna, solo così si porta l’espressione della terra in un calice“.
Questo il pensiero del Presidente che ci ha aperto le porte della sua storica cantina con quel tanfo tipico dato dai profondi muri di pietra. Un edificio storico risalente al 1700 ubicato in piena campagna, proprio li dove le vigne richiedono cura e attenzione.
Tre i vini che la cantina Giannoni Fabbri produce con grande orgoglio e con grande attenzione.
Come diceva Luigi Veronelli: “Il vino è il canto della terra verso il cielo. Ha i suoi tenori e i soprano, contadini – agricoltori se volete – e contadine che lavorano le vigne e ne vinificano le uve, con tutta la fatica, l’intelligenza e la passione che vigna e vino esigono”.
Citazione che ho constato durante questo blog tour grazie ad Aifb e al Consorzio Cortona Doc che ci ha ospitato in questa splendida cittadina medioevale, dove il vitigno Sirah viene indotto con la sapiente mano dell’uomo a trovare il proprio equilibrio.
Questa è la vera poesia: il lavoro di ricerca e di attenzione verso la vite stessa che si riflette poi nelle note del vino, questo è quello che abbiamo degustato sorseggiando ogni vino.