Insalata autunnale
Storia di un fico secco e di come è finito in padella
Come tutte le storie che si rispettino devo cominciare con “c’era una volta…”
C’era una volta un maestoso albero di “ficus carica” che donava frutti 2 volte l’anno.
Il primo raccolto dei suoi frutti detti “fioroni” era sempre una grande festa, era il primo frutto dell’anno e annunciava la bella e calda stagione.
I suoi frutti, molto delicati, per essere trasportati hanno bisogno di tante attenzioni e vanno adagiati delicatamente nel paniere ricoperto delle stesse foglie.
Poi eccoci al secondo raccolto, la bella stagione è agli sgoccioli e l’albero ci dona i suoi dolci frutti. ma questo dono dura solo per un mese:quello di settembre. Il fico è un albero veramente magico, 2 raccolti l’anno e sempre abbondanti… ma per un frutto così buono goderne solo un mese non è poco?
Una volta essiccati, passarli in forno caldo a 180° per 15 min.
Quando freddi si possono farcire con noci o mandorle… riporli in un barattolo sterilizzato e conservare per gustare la dolcezza dei fichi e del sole dell’estate durante le fredde giornate!
Arrivato il momento di riporre i nostri fichi in dispensa, non abbiamo resistito e subito sono finiti in un’insalata fatta da acini di uva, iceberg, radicchio, olio, sale e limone che ha accompagnato delle deliziose fettine di lonza saltate velocemente in padella con un filo d’olio e una noce di burro insieme a un rametto di rosmarino.
A parte ho preparato del brodo vegetale e ne ho usato giusto un mestolo per bagnare la carne.
Quando pronte ho cosparso le fettine con metà fico secco e ricoperto con foglie di alloro e ho lasciato riposare per qualche minuto.