Maison Lizia
Ricette delle feste

Panettone di Maison Lizia

Il panettone, così come lo descrive il Cherubini, non è quello che viene consumato ai nostri giorni ma, era
originariamente un grosso pane.
Alla preparazione del quale doveva sovrintendere assolutamente il padrone di casa e, prima della cottura, v’incideva una croce usando un coltello in segno di benedizione.
Il grosso pane veniva poi consumato dalla famiglia, solennemente riunita per la tradizionale cerimonia del Ciocco la quale veniva descritta già nel 1440 in una lettera dell’umanista Francesco Filelfo:
 era la cerimonia delle antiche famiglie milanesi, durante la veglia di Natale.
Consisteva nel riunirsi attorno al focolare e, il padre o il capo di casa, fattosi il segno della Croce, prendeva un grosso ceppo, solitamente di quercia, lo adagiava nel camino, vi poneva sotto una piccola fascina di ginepro e accendeva il fuoco.
Dopo aver versato il vino in un calice, n’aspergeva le fiamme e dopo averne sorseggiato lui per primo, lo passava poi agli altri membri della famiglia che, a turno, l’assaggiavano.
Il padre gettava poi una moneta sul ceppo che divampava e successivamente distribuiva monete ai presenti, infine gli venivano portati tre grandi pani di frumento e, con gesto solenne, ne tagliava solo una piccola parte che veniva riposta e conservata sino al Natale successivo.

Il panettone di Maison lizia 

è un “pane” assolutamente artigianale, senza conservanti e con poco zucchero unito a burro e uova fresche e con una lenta lievitazione.

La ricetta che uso io è quella del maestro Iginio Massari
ingredienti per il primo impasto:
55 g di lievito madre, 220 g di farina 00 (380w), 70 g di zucchero, 80 g di burro a pomata, 85 g di acqua, 55 g di tuorli
ingredienti per il secondo impasto:
55 g di farina 00 (380w), 55 g di zucchero,  14 g di miele, 5 g di sale, 70 g di tuorli,  85 g di burro, 40 g di acqua,  180 g di uvetta sultanina, bacca di vaniglia e buccia di arancia e limone grattugiata
Con questi ingredienti si ottiene un panettone da chilo… la preparazione?
Sul post di domani con la legenda del “pan de toni”

baci di buona domenica… a domani

Lizia

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