Maison Lizia
ph. eleonora giammarini
Puglia blog tour,  Travel

Villa de Donatis

Amore e accoglienza a Villa de Donatis – La magia di Agnese-

Chiudi gli occhi. Ora prendi la frangia di Amèlie Poulain, la sensualità di Nigella Lawson e la maestria di Julia Child.

Aggiungi l’amore, la dolcezza, un incantevole sorriso. Versa a filo e poco alla volta l’attenzione ai dettagli. Mescola dolcemente e lascia riposare per un’abbondante mezz’ora.

Cuoci a fuoco lento, rimestando con vigore ed ecco che poco alla volta, vedrai prendere forma davanti a te Agnese: una meravigliosa donna innamorata del Salento, della sua famiglia e soprattutto della cucina.

Ed è proprio l’amore sconfinato che la anima a renderla la dea e la regina dell’incantevole e maestosa Villa de Donatis.

In un piovoso pomeriggio di fine settembre, tinto dalle sfumature della prima domenica di autunno, di ritorno da un weekend trascorso sotto il sole salentino, abbiamo deciso di dirigerci verso la magica  Collina della Madonna della Campana a Casarano.

Ad aspettarci c’è proprio Agnese, padrona di casa di Villa de Donatis.

ph. eleonora giammarini

Varcato l’uscio della porta, la sensazione è quella di essere catapultanti in una Maison parigina degli anni ’40 in cui padroneggia la tradizione salentina contaminata da tocchi veneziani e in stile inglese.

I colori caldi, dal tortora al verde oliva, avvolgono l’intero ambiente e ti fanno sentire subito accolto in una casa colma di storia che rivela venerazione per il territorio, attenzione alle tradizioni e la storia di una famiglia animata dall’amore.

Il salone che si apre sul costone orientale del basso Salento è l’occhio della Villa sul mondo.

Sono certa che se Leopardi fosse stato ospite di Villa de Donatis, avrebbe scritto il celebre ” L’Infinito” lanciando lo sguardo al di là della vetrata che padroneggia l’interno della casa, al caldo del camino, gustando la torta al cioccolato che Agnese ha preparato nell’attesa del nostro arrivo.

“Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete”

 Ed ecco che presi dalla magia dell’ambiente, ci siamo lasciati incantare dai racconti di Agnese, una donna avvolta da una caramellosa e contagiosa dolcezza.
Ascoltando le sue calde parole, mi torna in mente la protagonista di un libro che adoro “L’arte di cucinare desideri” di Erica Bauermeister.
L’amore per la cucina di Lillian, protagonista del racconto, è la gioiosa gratitudine di un artista per uno spazio in cui l’immaginazione si muove senza ostacoli nè inibizioni, la lieve e quieta felicità di trovare una casa, anche se le altre persone al suo interno sono soltanto di passaggio.
E quello che si percepisce varcando l’ingresso di Villa de Donatis è proprio l’amore, in tutte le sue forme, per la cucina, gli ingredienti, le stagioni, quello di Agnese per il suo papà e la sua terra, il Salento in cui ha investito e scommesso ma sopratutto l’amore e l’attenzione per l’ospite.
L’antica Xenia di origine greca che significa vivere per l’ospite, renderlo parte della famiglia e coccolarlo con ricche colazioni impreziosite dagli argenti di famiglia. Un’arte che Agnese padroneggia con destrezza, lasciando che chiunque varchi la porta si senta a casa.

LA STORIA di Villa De Donatis 

Quella di Villa de Donatis è la storia di una famiglia, la storia di un’amore.

Tutto inizia con Gerardo de Donatis, papà di Agnese che nel ’59  decide di lasciare Venezia e far ritorno nel Salento.

E’ proprio nei primi anni ’50 del 900 che progetta e costruisce una casa godereccia che prenderà il nome della famiglia.

Da vero pioniere, avrà l’intuizione di lasciare che la casa si apra al meraviglioso panorama attraverso la vetrata che domina il salotto.

LE SUITE

5 suite uniche, curate nei minimi dettagli dai colori caldi ai sontuosi tendaggi: suite del mandorlo, camera del fico, suite dell’alloro e la family suite del’orto.

Lascio che i miei scatti vi descrivano meglio delle parole i meravigliosi spazi di Villa de Donatis.

 LA CUCINA

Biscotti, mandorle, cannella racchiusi in vasetti di vetro allineati sul piano in marmo della maestosa isola come una galleria di ritratti di famiglia.

Una credenza rossa che ospita golose torte.

Una collezione di alzatine nascosta nella nicchia di fianco alla porta d’ingresso.

Entrando in cucina, vero cuore della casa, ci si ritrova catapultati nel set del film “Julie and Julie”, nella cucina parigina di Julia Child.

E’ in questo magico luogo che emerge tutta la sensualità e la gioia di Agnese.

Qui tutto viene avvolto da un’unica e irripetibile carica emotiva.

In cucina, come nella vita, ci vuole empatia – racconta Agnese mentre richiude con la maestria di un chirurgo una faraona ripiena di prugne e castagne- bisogna mettersi all’ascolto, immedesimarsi nel commensale e provare a immaginare quello che si aspetta.

Quelli di Villa de Donatis sono dei piatti semplici che  conquistano il cuore e riempiono gli occhi con colori sensuali, irresistibili e accattivanti.

Non serve un occhio attento per notare la cura e l’attenzione con cui Agnese coccola gli ingredienti, noi che ci siamo mimetizzate tra coloro che hanno preso parte al corso di cucina dedicato all’autunno, ci siamo lasciate incantare dalla magia.

Si, perchè Agnese apre le porte del suo regno a tutti coloro che vogliono imparare l’incantesimo.

Il prossimo imperdibile appuntamento è dedicato al cioccolato, nettare degli dei. Quella di Agnese è un’arte: l’arte di cucinare desideri e noi siamo liete e onorate di aver preso parte allo spettacolo per un giorno.

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