Dal piemonte: la tartrà
Chiedo venia a tutti i corsisti e corsiste… avevo promesso già da qualche giorno la pubblicazione delle altre ricette realizzate durante lo showcooking di venerdi, oggi, eccomi con la ricetta dedicata al Piemonte.
La tartra o tartrà è una specie di budino salato, preparato con ingredienti poveri e di semplice esecuzione.
Le sue origini si perdono nella storia della cucina piemontese: tra gli storici della gastronomia è opinione diffusa che la tartrà sia nata dall’incontro tra la abitudini alimentari saracene e le nostre in un’epoca compresa tra il 900 e
l’anno mille.
la ricetta:
Ingredienti:
4 uova intere più due rossi, 1/2 l di latte intero fresco, 2 dl di panna, 3 cucchiai di parmigiano, 1 cipolla o la parte bianca di un porro, 50 g burro, un rametto di rosmarino, qualche foglia di salvia, un rametto di timo, una foglia di alloro, un pizzico di noce moscata, sale e pepe
Sciogliete il burro in una casseruola con le erbe aromatiche e la cipolla, tritati grossolanamente; aggiungete la panna e lasciate cuocere per qualche minuto a fuoco basso.
Regolate di sale e pepe, filtrate il composto e lasciate intiepidire.
Sbattete le uova e i tuorli in una ciotola con il parmigiano, la noce moscata e il latte leggermente tiepido.
A questo punto incorporate la miscela aromatica di panna e burro.
Versate il tutto in stampini imburrati e cuocete i budini a bagnomaria in forno già caldo a 180° circa per 30 minuti circa.
Servire la tartrà accompagnata a delle verdure tagliate a cubetti e spadellate con del burro, il tutto condito con delle gocce di aceto balsamico.
Oppure servita su un letto di funghi porcini trifolati o con una grattugiata di tartufo altrimenti preparare una crema di piselli.
Ottimo anche il matrimonio con le acciughe.